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Tra Tik Tok e Tso, i rischi di una società anestetizzata

Tik Tok è una piattaforma su cui operano gli youtuber e ogni altra persona che abbia bisogno di gloria e di soldi senza lavorare.

È un mondo variegato laddove ci sono anche tutorial su come si fanno gli innesti sugli alberi da frutto, sulla carbonara, su come cucinare i fiori di zucca e via dicendo e culmina con balletti di donne in abiti succinti che fanno le stesse mosse e gli stessi movimenti senza soluzione di continuità.

Cambiano solo le misure delle tette.

Ovviamente, la maggior parte delle volte, sono donne molto molto belle per il sollazzo di uomini che fantasticano paradisi erotici piuttosto che l’onanismo a cui sommessamente sono dediti.

Il problema nasce adesso che anche gli uomini iniziano a fare balletti, uomini belli, dal fisico scolpito con dentatura e capelli perfetti.

In pratica lontani- ahimè – anni luce da me anche quando ero giovane.

Tso è l’abbreviativo di trattamento sanitario obbligatorio che in soldoni consiste in una ordinanza emessa dal sindaco di una città su segnalazione della competente Asl quando una persona sta impazzando e viene quindi placata a mezzo dei farmaci, non con la comunicazione.

In pratica, con i dovuti distinguo, due cose orribili seppur contrapposte, ma intimamente collegate nella psiche.

Si assiste imperterriti al decadimento inesorabile della società che è stata amplificata dalla voglia di riscatto della pandemia Covid ma su basi sbagliate.

In generale, nel corso dei secoli, la peste o il vaiolo o la Spagnola del ‘900, con 50 milioni di morti, sono state trampolino di lancio per dare una accelerata al progresso scientifico e sociale con un effetto molla dirompente verso un mondo migliore.

Con il Covid invece no perché nel frattempo sono emersi prepotentemente i social per placare la solitudine a motivo del quale, pur nell’isolamento, si è sempre avuta una finestra con il mondo esterno, ma dalla camera da letto nel migliore dei casi, dal gabinetto con gli asciugamani sporchi più frequentemente in una iper connessione che svilisce la fantasia vera in funzione di ciò che serve per fare cassa.

È l’esasperazione del presente, del carpe diem di Orazio in cui non c’è programmazione del futuro, ma anche la memoria del passato, con una anestetizzazione di prospettive – e quindi di sentimenti – che svilisce l’umanità.

Giorni fa, 5 youtuber, per girare un filmato e poi fare in modo che diventasse profitto economico, hanno – con un incidente stradale – ammazzato un bimbo di 5 anni e ferito gravemente la sorellina di 3.

Al di là di questo fatto terribile a cui da padre non voglio pensare e capendo nel mio intimo la reazione quasi assassina del padre del bimbo morto per questi 5 giovani, ritengo che quanto accaduto sia da imputarsi anche – se non soprattutto – a questa società malata che ha perso ogni tipo di valori se non quello della emozione del conto in banca.

Ne consegue che si è persa quella sacralità del valore della vita e mandando all’aria tutte le riflessioni dei grandi filosofi che hanno cercato di coniugare al meglio, per fornire risposte adeguate ,due sentimenti contrastanti: lo stupore della nascita e lo svilimento della morte e cercando di riempire lo spazio in mezzo al meglio che si può.

Pasolini tuonava contro questo conformismo borghese, ma qui c’è poco da tuonare contro la borghesia perché non si sono più classi sociali e tra poco anche sessi ben definiti, ma solo youtuber e like e una grandiosa voglia di non lavorare.

Perché il parametro oramai è sempre lo stesso e i social sono diventati la tomba del pensiero autonomo e libero in un piattume di deficienza che culmina in tette e culi su Onlyfans e vivendo solo per un like in più.

Vattimo, il filosofo, afferma che c’è il pensiero debole predominante e che consiste, ad una mia succinta lettura e forse sbaglio, che anziché essere applicato alla filosofia nichilista, per gusto del paradosso e come nuova lettura, a qualcosa di assimilabile invece alla società liquida di Zygmunt Bauman in cui non ci sono più valori.

L’uomo è – con grave scorno dei grandi pensatori di destra – diventato solo mercante abbandonando quel fuoco sacro interiore che lo rendeva guerriero anche per raggiungere la perfezione spirituale e dando alla vita quella sacralità che merita.

Invece per un like in più si ammazzano, anche se involontariamente, persone e quindi nasce la seguente considerazione, oltre a quelle già espresse.

In termini giuridici si dice prevedibilità dell’evento.

Il non aver calcolato tale prevedebilità – al di là della precedenza o meno dell’auto in cui viaggiavano i feriti e il morto – se da una parte non mi stupisce vista la cretineria del guidatore, dall’altra è necessario che un tipo del genere venga sedato sulla falsa riga di un Tso (oltre che a scontare la pena detentiva se dovuta) perché è necessario che si dia un segnale importante a quegli emeriti coglioni che imitano i cretini di turno.

Facebook, Tik Tok, Instagram e canali Telegram dovrebbero modularsi in modo che non solo vengano bloccati chi alimenta odio, ma anche l’imbecillità di alcuni video che propongono azioni non conformi al vivere civile o pericolosi.

Sarebbe un buon inizio.

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