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domenica, Dicembre 8, 2024

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Salone della Giustizia, cyber crime e tutela delle imprese i temi del secondo giorno

Si è parlato anche di metaverso e della situazione in Ucraina e Medio Oriente

Nel corso del secondo giorno del Salone della Giustizia sono stati molti i temi trattati, ma due tavole rotonde in particolare sono parse le più interessanti. La prima, dal titolo Rete senza falle ha visto il dialogo del ministro delle Imprese e del Made in Italy, presente solo con video messaggio, del generale della Guardia di finanza Umberto Sirico e Filomena Chirico, capo unità per la supervisione dei mercati generali della Commissione Europea, coordinanti da Diletta Giuffrida, giornalista di SkyTg24.

Il ministro Urso ha aperto i lavori ponendo l’attenzione “sull’importanza della tutela della sicurezza delle imprese, in particolare sulla difesa dalle minacce provenienti dal mondo del web. Oltre all’importanza della cyber difesa è necessario – secondo il ministro – che a questa si sviluppi di pari passo un’industria che possa fornire una adeguata strumentazione e diventare di livello internazionale”.

Il generale Umberto Sirico, invece è stato chiamato in causa in merito al ruolo delle forze dell’ordine nel contrasto al crimine informatico, “di come la Guardia di finanza sia considerata fiore all’occhiello dello Stato per l’operato di vigilanza, controllo e operatività in determinate situazioni informatiche, come per esempio il dark web e della nuova frontiera del Metaverso, dove si stanno delineando possibilità di crimini economici di tipo informatico”.

Infine il capo unità Chirco ha relazionato sulla dichiarazione dei diritti e dei valori online, recentemente firmata dagli Stati membri dell’Unione Europea, sostenendo che: “L’Europa in questo modo non ha regolamentato il web, ma ha posto delle linee guida alle quali tutti gli Stati possono guardare per cercare di tracciare movimenti comuni e che possano finalmente tutelare il cittadino che naviga in internet”.

Il panel successivo dal titolo Può esserci pace senza giustizia? vede la presenza del viceministro alla Giustizia Sisto, oltre che Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte di Cassazione, del magistrato Mario Palazzi, e del presidente della Comunità Ebraica Italiana. I relatori hanno discusso sulla possibilità di una pace senza giustizia e della speranza di una pace giusta nei due conflitti che vedono martoriate da un parte l’Europa orientale e dall’altra il Medio Oriente, con una pressoché unanimità sul sostegno che l’Italia deve dare ai Paesi che vengono aggrediti, anche in base all’articolo 52 della Costituzione e sulla speranza che torni la pace in Ucraina e in Israele.

Nel corso del secondo giorno del Salone della Giustizia sono stati molti i temi trattati, ma due tavole rotonde in particolare sono parse le più interessanti. La prima, dal titolo Rete senza falle ha visto il dialogo del ministro delle Imprese e del Made in Italy, presente solo con video messaggio, del generale della Guardia di finanza Umberto Sirico e Filomena Chirico, capo unità per la supervisione dei mercati generali della Commissione Europea, coordinanti da Diletta Giuffrida, giornalista di SkyTg24.

Il ministro Urso ha aperto i lavori ponendo l’attenzione “sull’importanza della tutela della sicurezza delle imprese, in particolare sulla difesa dalle minacce provenienti dal mondo del web. Oltre all’importanza della cyber difesa è necessario – secondo il ministro – che a questa si sviluppi di pari passo un’industria che possa fornire una adeguata strumentazione e diventare di livello internazionale”.

Il generale Umberto Sirico, invece è stato chiamato in causa in merito al ruolo delle forze dell’ordine nel contrasto al crimine informatico, “di come la Guardia di finanza sia considerata fiore all’occhiello dello Stato per l’operato di vigilanza, controllo e operatività in determinate situazioni informatiche, come per esempio il dark web e della nuova frontiera del Metaverso, dove si stanno delineando possibilità di crimini economici di tipo informatico”.

Infine il capo unità Chirco ha relazionato sulla dichiarazione dei diritti e dei valori online, recentemente firmata dagli Stati membri dell’Unione Europea, sostenendo che: “L’Europa in questo modo non ha regolamentato il web, ma ha posto delle linee guida alle quali tutti gli Stati possono guardare per cercare di tracciare movimenti comuni e che possano finalmente tutelare il cittadino che naviga in internet”.

Il panel successivo dal titolo Può esserci pace senza giustizia? vede la presenza del viceministro alla Giustizia Sisto, oltre che Giovanni Maria Flick, presidente emerito della Corte di Cassazione, del magistrato Mario Palazzi, e del presidente della Comunità Ebraica Italiana. I relatori hanno discusso sulla possibilità di una pace senza giustizia e della speranza di una pace giusta nei due conflitti che vedono martoriate da un parte l’Europa orientale e dall’altra il Medio Oriente, con una pressoché unanimità sul sostegno che l’Italia deve dare ai Paesi che vengono aggrediti, anche in base all’articolo 52 della Costituzione e sulla speranza che torni la pace in Ucraina e in Israele.

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