Giorni fa è stato assegnato il premio Nobel della Medicina a Katalin Karikó e Drew Weissmanper avere gettato le basi per i vaccini a mRna messaggeroche hanno reso possibili i vaccini anti Covid-19.
In sostanza, per me che mi sono occupato della materia, si potrebbe dire che si sono trovati finalmente i colpevoli di un disastro epocale e spiego il perché.
Non sto qui a ripercorrere tutto il periodo oscuro della vicenda Covid che tanta sofferenza ha portato nel mondo e in Italia in particolar modo laddove gli Italiani anziché fare quadrato avanti alle difficoltà gestionali per un grave problema, hanno preferito ovviamente dividersi in due fazioni tra vax e no vax e tra chi cantava bella ciao dai balconi e chi li reputava dei moderni partigiani venduti alla grande industria.
E questa divisione che si è tramutata in lampante odio, è stata alimentata dal vecchio governicchio Conte (e dei banchi a rotelle) che non solo non ha saputo gestire la questione, ma anche errato nella comunicazione demandandola ai soliti personaggi televisivi come Ricciardi, Bassetti e l’inossidabile Burioni che hanno solo avallato da un lato l’astio e dall’altro i dubbi.
Con il risultato che hanno avuto i vax più visibilità dei non vax dato che perfino i lettighieri di ospedale avevano più visibilità mediatica di scienziati no vax come il professore Paolo Bellavite o il professore Montagnier prima che si rincoglionisse.
In realtà i miei connazionali si sono comportati come sempre hanno fatto se non con timidi accenni di rivolta del pensiero e cioè fare buon viso a cattivo gioco con il risultato che il 99% di quelli che si sono vaccinati (compreso me), lo hanno fatto per salvaguardare non tanto la salute, ma il posto di lavoro.
E già fa ridere così.
I dati ufficiali dei morti per solo Covid-19, secondo l’Istituto Superiore di Sanità (fonte il quotidiano Il Tempo), si aggirano intorno alle 3000 persone rispetto ai numeri iniziali dato che è stato escluso dal calcolo il COVID-19 quale complicazione su quadri clinici deficitari.
Il risultato è stato che non solo c’è stata una ecatombe di anziani malati morti in solitudine e senza che i parenti potessero elargire l’ultima carezza, ma anche tanti altri pazienti oncologici o portatori di malattie cardio vascolari che non hanno potuto usufruire delle necessarie cure per salvarsi o morire più tardi.
E questo che è stato vergognoso per 3000 morti accertati a consuntivo.
Sul tema della comunicazione sono state dette tante di quelle bugie che in confronto quella di mascellone e la frase spezzeremo i reni alla Grecia risulta esilarante perché dapprima – nel caso in esame – si affermava che i vaccini avrebbero evitato il contagio (non era vero) a motivo del quale, essendo stato trasmesso lo stesso il contagio, rettificare nel senso che il vaccino avrebbe evitato il ricovero in rianimazione e smentendo quanto detto prima.
Ho amici e conoscenti che sono stati 3 volte vaccinati e 3 volte contagiati, ma non sono morti così come ho sempre avuto conoscenti che non si sono vaccinati, hanno contratto il Covid e non sono morti.
Poco importa perché intanto il danno è stato fatto da parte di tutti, no vax compresi che si sono rivelati complottisti per la morte del dottor De Donno che invece presumibilmente suicida perché affranto dalla impotenza di avere trovato il possibile rimedio rimasto inutilizzato perché considerato pazzo al pari di Paracelso che nel XV secolo inventò – sulla base degli studi sull’alchimia – la medicina definita chimica o allopatica.
È stata fatta una grandiosa porcata giuridica per l’approvazione dei vaccini che ha reso miliardaria la Pfizer e spiego il perché.
La normativa italiana sul Farmaco è assai stringente e ogni farmaco, prima di essere messo in vendita, deve superare almeno 4 livelli e passano anni, perché in caso contrario, si incorrerebbe nella violazione dell’articolo 443 del Codice penale che sostanzialmente punisce chi fabbrica e pone in commercio farmaci non perfetti.
Allora cosa si fa? Ci si appella all’EMA che è l’Agenzia Europea dei Medicinali che ha una normativa molto meno stringente recependo asetticamente quanto stabilito dalla Food and Drug Administration Statunitense (laddove anche la Pfizer lo è) e chiudendo il cerchio economico sulla pelle dei cittadini del mondo.
Ma purtroppo la situazione è cambiata.
Il motivo è semplice: quando i no vax ipotizzavano che i vaccini potessero essere pericolosi perché non sufficientemente testati, sostanzialmente avevano un po’ ragione perché stanno ora emergendo forti criticità di reazioni avverse che vanno al distacco della retina a gravi problemi cardio vascolari perché chi ha fatto il vaccino ha avuto poi problemi di salute a vario titolo.
Non so se si saprà mai la verità di cosa sia accaduto in Italia perché ancora si stanno cercando i colpevoli materiali della strage dell’Italicus del 1974, figuriamoci se si saprà mai cosa c’era dietro questo parapiglia orchestrato dai grandi gruppi farmaceutici o quanto meno gestito da schifo.
Non per nulla, altri scienziati non omologati al pensiero neoborghese, hanno sostenuto che il miglior vaccino sarebbe stato quello dello Spallanzani di Roma, meno invasivo e soprattutto statale a motivo del quale, in piena pandemia, non ci avrebbe guadagnato nessuno dei grandi gruppi privati.
Con il Nobel a questi due qui, si dà un colpo di spugna al pregresso casino che è stato fatto perché con tale premio – che non ha più senso in ogni settore se si considera che Dario Fo lo ha vinto al pari di Pirandello e già fa ridere – si è messa una pietra tombale alle dispute scientifiche per avallare una politica scellerata di mero profitto sulla nostra pelle con una sinistra che da partigiana è diventata di governo plutocratico.
Aveva ragione Pier Paolo Pasolini che, intervistato da Furio Colombo poco prima di essere assassinato da uno dei ragazzi di vita, ebbe ad affermare:ho nostalgia della gente povera e vera che si batteva per abbattere quel padrone senza diventare quel padrone.
Rimane comunque l’amarezza delle carezze non date ai nostri anziani morti in solitudine per vil denaro mentre si cantava dai balconi.