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Campionessa di MMA, Micol Di Segni: “Ci metto l’anima”

Grinta e determinazione sono le caratteristiche che si contraddistinguono nella campionessa di MMA Micol Di Segni. Diversi i titoli che ha vinto nelle arti marziali miste e tanti i match disputati nella gabbia. L’ex “Suicide Girl” è stata la prima in Italia ad aggiudicarsi nel 2015 il titolo di Campione IMMF. Oggi è un’atleta professionista in cui impiega mente e cuore in quello che fa.

Reduce da una disciplina che si ispira alla lotta greco romano: il “Deadfight”. Per l’occasione, da talentuosa sportiva, la campionessa di MMA ha fatto da giudice al campionato che si è tenuto a Roma lo scorso febbraio. Si tratta di una delle sue ultime esperienze e al suo fianco c’è stata Silvia Bratina e Fabrizio Di Giuseppe.

La campionessa di MMA, Micol Di Segni, tra sacrifici e duri allenamenti, sotto la guida di Lorenzo Borgomeo e Riccardo Carfagna, si è prefissata l’obbiettivo di vincere il prossimo “Cage Warriors” e affermarsi ancora una volta. Micol era partita come fotomodella “Suicide Girl”, in seguito, dopo il primo incontro non è più riuscita a farne a meno.

Mi piacerebbe partire da una delle tue ultime esperienze, quella di giudice del Deadfight. Come è stata e cosa c’è da evidenziare in questo evento?

“Ciao, grazie dello spazio concessomi. Fare da giudice a Deadfight è stata un’esperienza interessante, il regolamento su cui si basano le MMA è un po’ diverso e ho dovuto adattare i miei criteri di giudizio alle esigenze del format”.

Sei una campionessa di MMA e hai raggiunto diversi traguardi te lo saresti mai aspettato?

“Sinceramente no, non era nei piani. Volevo fare un match in gabbia giusto per dire “ok l’ho fatto”, ma poi mi è piaciuto talmente tanto che è diventato il mio lavoro. Una certezza l’ho sempre avuta: se faccio qualcosa ci metto l’anima per eccellere”.

Il centro “Aurora” si potrebbe dire che è la tua seconda casa come è nata la collaborazione?

“Il team Aurora ha cambiato nome negli anni ma sono più o meno 15 anni che mi alleno sotto la guida di Lorenzo Borgomeo e Riccardo Carfagna. Ho visto questo gruppo evolversi e crescere, sono stata qualche anno in America e quando sono tornata ho trovato un team unito, supportivo, di appassionati veri, ed un network eccellente di palestre e team in tutta Italia che collaborano portando atleti nei circuiti migliori al mondo. Un progetto grandioso che sta rivoluzionando le MMA italiane”.

Come è la vita di una campionessa di MMA donna? Quali sono i sacrifici che bisogna abbracciare considerando anche il fatto che sei una modella?

“Ho smesso di posare come modella per dedicare anima e corpo al combattimento. Non voglio distrazioni. Mi piace la parola atleta, agonista, non ha distinzioni di genere. Siamo tutti uguali. I sacrifici sono gli stessi: rinunciare a cene fuori, compleanni, matrimoni, vacanze, tempo con i partner e le famiglie. Ma vale la pena, sempre”.

Hai dovuto lottare anche contro qualche forma di pregiudizio maschile?

“Quando ho iniziato a praticare questo sport facevo la modella e nessuno pensava avrei investito così tanto nello sport. Col passare del tempo mi è capitato di sentirmi dire che combattere non è un lavoro per donne o che avevo ricevuto qualche offerta dalle promotion solo per il mio aspetto. Per fortuna i miei risultati hanno oltrepassato ogni pregiudizio”.

Prima di essere una fighter eri una modella, una “Suicide Girl”, come è avvenuto il passaggio?

“È stato un passaggio abbastanza naturale, volevo solo combattere. Tutto il resto è diventato superfluo”.

Pensi che in Italia l’MMA stia riscontrando un buon successo o c’è ancora da lavorare?

“La creazione di un network di palestre in tutta Italia in continua espansione è un’enorme passo avanti, credo fermamente che la collaborazione a livello nazionale sia fondamentale per la crescita degli atleti e del movimento in generale. Piano piano questo sport sta incuriosendo sempre più persone e l’arrivo in Italia di un’evento così spettacolare come il Cage Warriors sta sicuramente avvicinando tanto il pubblico a questo tipo di eventi”.

I tuoi progetti futuri quali sono?

“Voglio arrivare a combattere per la cintura del Cage Warriors ma intanto mi concentro sul prossimo obiettivo, il prossimo match”.

Infine, hai un messaggio che ti piacerebbe divulgare?

“Bisogna avere sempre il coraggio di seguire i propri sogni”. 

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