È una giovane stilista toscana di Follonica, Ismaela Landini, classe “94”, che sin da piccola si appassiona e si avvicina pian piano al mondo della moda. Tanto il tempo passato insieme alla nonna sarta, Ismaela traeva ispirazione ed esprimeva la sua creatività disegnando abiti, l’arte come cura. A 23 anni decide di iscriversi a un corso di modellistica e cucito e nasce il suo brand “Ismael”, il cui logo è una “i” e il simbolo un cuore nero. Ismael è un brand inclusivo. Il marchio Ismael valorizza l’amore verso sé stessi e incoraggia a realizzare i propri sogni, moda e psicologia, sui suoi abiti troviamo frasi di famosi psicologi. La giovane stilista opera a 360°: disegna, cuce, scatta le foto e spesso posa anche come modella.
Quando hai deciso che fare la stilista sarebbe stato il sogno della tua vita?
“Fare la stilista è sempre stato il mio sogno, ricordo che già all’asilo, mentre le mie amiche giocavano con i bambolotti, io mi divertivo a vestire le barbie e all’età di 6 anni ho iniziato a disegnare i primi abiti”.
Hai già lanciato una collezione o una capsule?
“Sì, ho lanciato la mia prima capsule l’anno scorso a Milano, gli abiti sono stati creati con il tweed e la seta, essendo le mie stoffe preferite vengono sempre riproposte come simbolo di riconoscimento del mio brand. Sto lavorando a molti progetti, a dicembre tornerò a Milano per scattare alcuni shooting con delle modelle. Facendo parte di un’associazione filantropica, sto creando t-shirt ispirate ai miei abiti di scena, in cui il ricavato sarà devoluto in beneficenza. E ovviamente, continuerò a lavorare con le modelle curvy. In primavera ho in programma altri progetti a Venezia, riguardanti una confermata collaborazione con una fotografa ed una sfilata con i miei abiti di scena. Non appena i progetti saranno conclusi potrò parlarne nello specifico e finalmente mostrarveli, non vedo l’ora”.
Hai fatto la tua prima sfilata? Come mai la scelta di una modella curvy?
“Ho fatto la mia prima sfilata al Giardino Beach a Follonica, la città in cui vivo, è stata una serata fantastica, conclusa con i fuochi d’artificio sul mare, ed un’opportunità in cui ho conosciuto la nazionale calcio curvy, allenata da Moreno Buccianti (nonché organizzatore dell’evento) e che ha come madrina la modella curvy e showgirl Francesca Maria Giuliano. Essendo un brand inclusivo ho deciso di iniziare la mia carriera con una modella curvy; ho sempre sostenuto che tutte le donne sono belle, ognuna a modo suo, non esiste la perfezione soprattutto questa immagine distorta di ‘perfezione’ che ci è stata imposta fino ad ora. Darò visibilità a qualunque donna vorrà far parte del mio progetto, del mio brand. Se ti ami risulti bellissima e le modelle curvy che ho conosciuto sanno veramente amarsi e valorizzarsi. Nella foto Francesca Angelo, capitano della squadra, indossa il mio abito di punta”.
A chi o cosa ti ispiri quando crei?
“È piuttosto particolare, ma principalmente tutti gli abiti che creo, li sogno durante la notte. Mentre l’idea di unire la psicologia alla moda è nata al mare, stavo leggendo un libro di Erich Fromm ed una frase mi ha colpita a tal punto da decidere di ricamarla su un abito, così è nato il mio abito di punta”.
La pandemia ha cambiato il fashion system?
“La pandemia ha cambiato profondamente il fashion system, il settore digitale si è sviluppato molto, essendo l’unico canale in cui era possibile comunicare e vendere i propri prodotti. Paradossalmente la pandemia ha svolto un ruolo positivo nel mondo della moda, diventando più consapevoli e sensibili verso la necessità di andare incontro ad una moda più sostenibile, che deve puntare sulla qualità e non sulla quantità, è fondamentale il rispetto verso l’ambiente e verso i lavoratori del settore, si stanno creando molti movimenti contro lo sfruttamento della manodopera, è necessario conoscere chi e come crea gli abiti che indossiamo, comprendere le realtà che si nascondono dietro ad un’etichetta, mettere un punto al fast fashion e far in modo che si affermi la moda etica”.
Nel futuro come ti vedi?
“Sappiamo che il mondo della moda richiede molta pazienza e determinazione, ma in futuro mi vedo una stilista affermata, il mio obiettivo è quello di rendere le persone consapevoli dell’importanza di amarsi, valorizzare il self-love, tutto questo attraverso la moda, far comprendere che la vera moda non è superficialità, bensì uno strumento per concretizzare la propria arte ed il proprio pensiero”.