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domenica, Luglio 13, 2025

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Dal Giubileo religioso a quello laico: il Lazio si veste a festa

Dal 20 al 28 giugno alcuni comuni, seguendo la scia delle manifestazioni legate all’anno santo, hanno voluto unire arte, musica e enogastronomia per promuovere loro stessi

Che il motto del Giubileo 2025, “Pellegrini di speranza”, potesse diventare un contenuto da sperimentare in ogni ambito della vita era l’auspicio della Chiesa, chiamata -visti gli scenari di guerra- a tenere fisso lo sguardo su una delle tre virtù teologali. Le città di Castel Gandolfo, Albano Laziale, Anzio ed Ariccia, in sinergia con le associazioni culturali Vitalia, Dream Life, The Events Gold e Freedom, hanno fatto proprio l’obiettivo cristiano organizzando degli eventi, patrocinati dalla Regione Lazio, volti alla valorizzazione del proprio territorio e dei prodotti enogastronomici locali, con visite guidate, stand e degustazioni varie. Il 20 giugno in piazza della Libertà a Castel Gandolfo e il 28 giugno a parco Chigi ad Ariccia si è esibito il Coro Dominus Meus San Tommaso Apostolo mentre il 21 e 22 giugno a piazza Pia ad Albano Laziale ed a Villa Sarsina ad Anzio è salito sul palco l’IC Gospel Choir a chiusura della manifestazione.

Le quattro città si sono mobilitate, dunque, per intercettare più turisti e pellegrini del Giubileo, perché solo attraverso un percorso immersivo in luoghi che pullulano di bellezza si può cogliere veramente la sacralità del momento storico che stiamo vivendo. Da piazza Cavallotti a Castel Gandolfo sono partite due visite gratuite con guide autorizzate per promuovere i tesori del territorio tra natura, leggende, scorci mozzafiato che spaziano dal mare al buon cibo. Nel cuore dei Castelli Romani, affacciato sul cratere del lago Albano, il borgo, tra i più affascinanti d’Italia, celebre per il Palazzo Pontificio, residenza estiva dei Papi sin dal ‘600, è infatti un perfetto mix di arte, storia e gastronomia. Non sono mancati gli aneddoti sulle vicende della piazza ridisegnata dal Bernini, e la chiesa di San Tommaso da Villanova, voluta da papa Alessandro VII. Infine è stato suggestivo l’affaccio sul lago vulcanico più profondo d’Italia, un tempo sacro e prezioso per le antiche popolazioni del Lazio. C’è stata, inoltre, durante la serata la partecipazione degli artisti di via Margutta.

Ad Albano il percorso è partito dal Museo diocesano per arrivare ai Cisternoni, al santuario di Santa Maria della Rotonda, alla cattedrale di San Pancrazio e alla Porta Pretoria. Anzio, invece, per ridare nuova linfa ai punti di maggiore interesse come il Museo civico archeologico, la basilica di Santa Teresa, la chiesa dei Santi Pio e Antonio e la Riserva di Tor Caldara, aperta straordinariamente per l’occasione, ha deciso di dividere gli eventi in due giornate, il 22 e 27 giugno. Il fiore all’occhiello della cittadina rimane il Museo dello sbarco, inaugurato nel 1994 in occasione del 50° anniversario dello sbarco degli Alleati (22 gennaio 1944) lungo la costa tra Anzio e Nettuno. Composto da quattro sezioni (americana, inglese, tedesca e italiana) vanta una media di 25.000-27.000 visitatori l’anno. Al suo interno si possono trovare oltre novanta uniformi di tutte le Nazioni che hanno partecipato alla seconda guerra mondiale, diversi documenti, foto, distintivi e reperti donati da associazioni dei veterani. Ariccia, invece, ha puntato tutto sulla visita al palazzo ducale, esempio unico di dimora barocca rimasta inalterata nel tempo, catapultandoci nel passato della grande aristocrazia europea attraverso la storia di una delle più illustri casate italiane, i principi Chigi.

Ogni evento ha permesso di riscoprire l’armonia dei cinque sensi in un contesto d’eccezione dove ammirare le bellezze storiche e naturali, ascoltare della musica celestiale e assaporare la cucina locale.

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